Nei giorni scorsi, i quotidiani hanno riportato queste affermazioni di Beppe Grillo: “Non ce l’ho con i giornalisti, per l’amore di Dio, io gli voglio bene ma un giorno faremo i conti, ma non li faremo con tutti … Faremo i conti con i Floris e i Ballarò … ma io non dimentico niente … Siamo buoni, siamo gandhiani ma gli faremo un c… così…”.
Trovo interessante che il nucleo di queste dichiarazioni ("io non dimentico") si trovi anche in un'impresa dei Visconti di Milano passata poi, come molte altre, agli Sforza.
L'impresa in questione riproduce l'immagine di un morso per cavalli, con il motto in tedesco "Ich Verges Nicht" ("io non dimentico nulla"). Si ritrovano innumerevoli varianti ortografiche di questo motto, per esempio "Ihc Verges Nihc" in quella qui illustrata. L'invenzione dell' impresa è attribuita a Giangaleazzo Visconti, Duca di Milano dal 1387 al 1402. Il morso è un simbolo tradizionalmente associato alla virtù della temperanza. Significa quindi, in questo contesto, che è necessario frenare i propri impulsi e attendere il momento opportuno per vendicarsi dei torti subiti (magari senza esagerare).
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